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martedì 1 aprile 2014

LA CAVALLINA

Matilde Sprizzava gioia, era contentissima e aveva uno sguardo radioso.
-Questa e la prima volta che ti fermi a dormire, ancora non ci credo tutta la notte insieme e domani mattina ti porto la colazione a letto è bellissimo, Giulio ringrazia anche tu Padron Carlo, che si ferma tutta la notte e dorme qui. Cinguetto Matilde.
Giulio col suo tono di voce basso dimesso disse.
-Grazie davvero Padron Carlo

Erano passati 7 mesi da quando ero diventato il
"Masterbull"di Matilde e Giulio e ogni giorno la situazione diventava più eccitante grazie alla sottomissione e alla devozione dei coniugi Rizzi nei miei confronti.
Giulio aveva 45 anni, lavorava per una multinazionale,alto 1 e 80 un po' tarchiato Matilde 42 bionda naturale alta 1 e 75 68 kg di peso una 6 misura di reggiseno e due occhi azzurri chiari molto espressivi. Era stata un infermiera diplomata e ora si occupava della casa
Io a 54 anni ero ancora in forma fisicamente, giocavo regolarmente a tennis e andavo a cavallo, il mio lavoro di agente di commercio mi permetteva di gestirmi i tempi lavorativi come mi andava quindi ero molto presente nella vita dei miei "slave-cuck-sweet" ero diventato proprio uno di casa prendevo anche decisioni sul arredamento e la gestione andavo con loro persino a vedere i saggi di danza della loro figlia.
La mia era uno dominazione molto soft, niente di violento, tutto al insegna del piacere e del buongusto con qualche eccitante umiliazione nei confronti dei miei schiavetti.
Per fortuna nello stesso condominio viveva la mamma di Matilde che speso teneva la loro figlia Marina sedicenne anche a dormire e avevamo così una certa libertà di azione.

La nottata fu un fantastico festival del sesso, Matilde me lo aveva preso in bocca infilandoselo fino infondo alla gola finché era diventato durissimo poi montò a cavalcioni su di me lo prese in mano e lo guido verso la vagina si calò sopra  impalandosi fino al collo del utero, l'ho sentita godere addirittura ancora prima di averla penetrata completamente, una seconda volta lo abbiamo fatto con dolcezza e le ero venuto dentro con possenti colpi di reni sul finale.
-Ho avuto un orgasmo continuo, avevo l'impressione che mi arrivasse in gola. Mi disse con aria sognante.
Giulio era andato a dormire sul divano del salotto e avevamo lasciato la porta della camera da letto aperta in modo sentisse tutto.
La mattina dopo Matilde come promesso mi servi la colazione a letto nuda con solo un grembiulino bianco legato in vita e il suo prosperoso seno che saltava fuori dalla minuscola pettorina del grembiule

Di recente abbiamo anche cominciato a frequentare un locale, l' Horn dove si entra in tre, marito, moglie e Bull.
Al marito viene dato una giacchettina da cameriere e un paio di pantaloni neri il suo compito durante la serata è quello di servire a tavola la propria moglie e il Bull che cenano amabilmente.
Poi le sweet sfilano in passerella e una giuria di Bull elegge la più sexy, la meglio vestita, la più porca,  eccetera.
Il premio una statuetta tipo gli oscar, viene consegnato al Bull, Matilde ha vinto per due volte consecutive il titolo di più elegante e una di più sexy.
Abbiamo anche partecipato alla serata Feet Washing, serata in qui sweet e cuck lavano i piedi dal Bull, Come rituale di sottomissione e dichiarazione di ubbidienza e servitù.
Proprio al Horn ho conosciuto un tale che si faceva chiamare Harry e aveva una casa di campagna con terreno attorno e persino una fattoria, siamo entrati in confidenza così ci invitò da lui una domenica.
Herry ci ha raccontato che nella sua tenuta si potevano addestrare le "pony girl" in pratica le schiave vengono bardate come cavalli e attaccate ad una specie di calesse chiamato "sulky" che trasporta il padrone, a volte organizzava anche delle gare.
Che orgoglio ho provato quando Matilde ha detto.
-Ti prego Padron Carlo vorrei provare a farti da cavallina al traino del sulky.
-Guarda che è dura e ci vuole tanto allenamento. La avvisai.
Mi allenerò finché mi cedono le gambe correrò finché  avrò fiato e se vorrai di più dovrai solo frustarmi più forte e io correrò fino alla morte. Disse
-Wow, questa e una stupenda dichiarazione di amore e sottomissione, caro Carlo. Esclamo Harry.
-E il cornuto cosa dice. Continuo Herry.
-Sarebbe bello vedere Padron Carlo Felice alzare una coppa e Matilde stremata sudata per la gara al suo fianco mentre io la disseto e le asciugò il sudore
-Anche questa e una dichiarazione d'amore e sottomissione, sei fortunato Carlo, ad avere due schiavi così,lo avevo già notato al Horn nella serata del feet Washing con che devozione ti lavavano i piedi, si erano anche messi il grembiule in spugna per asciugarteli e poi te li hanno baciati più volte.
Disse Herry
-Non riesco a dire quanto ti adoriamo Padron Carlo. Disse Matilde.
Ero orgoglioso e super eccitato.

Per cominciare Matilde e stata messa alla macchina di allenamento, praticamente una barra che ruota, non c'è bisogno delle redini in quanto deve solo camminare in tondo tirando la barra che ruota, ci vuole una lunga frusta per impartirle gli ordini e stimolarla
Matilde è stata agganciata alla barra e io mi sono seduto sul comodo sedile con in mano una frusta in corda col finale a nodini.
A comando Matilde ha cominciato a camminare e la giostra si mise a girare con me seduto sopra
Dopo poco un leggero tocco nella schiena con la frusta, come ordine di camminare più forte, poi un colpo più forte sulle natiche e lei da brava si mise a correre, la cosa e eccitantissima per un padrone che comanda, vedere i suoi glutei tesi bellissimi era molto appagante
Un paio di giri correndo stancano molto e senza che le diedi l'ordine si mise al passo, la colpii sulle cosce ordinando TROTTO e lei riparti, brava per essere la prima volta ma bisognava lavorare su velocità e resistenza.
L'ho fatta fermare per riposarsi, Giulio arrivo con un bicchiere d'acqua e un biscotto per la mia cavallina, mentre lei beveva lui le fece un massaggino

La volta dopo le ho messo la testiera, lei da brava collaboro inserendo bene tra i denti nella la barretta di ottone, poi l'ho attaccata al sulky le ho fatto appoggiare le mani alle barre gli le ho legate ai polsi poi la faci mettere in ginocchio per abbassare le barre del sulky e consentirmi di posizionarmi più facilmente, presi le redini tra le mani stavolta avevo una frusta con la coda di cuoio che si sente di più.
La faci andare al passo le ho fatto fare alcune curve comandandola con la tensione delle redine
Vederla così domata e ubbidiente era eccitantissimo, con la frusta sulle gambe le diedi il segnale di cominciare a correre, da brava ubbidì tenne bene il ritmo anche dopo un paio di giri non rallentava non c'era bisogno dì spronarla era magnifico vederla impegnarsi così, la feci rallentare al passo per farle riprendere fiato, poi la feci ripartire e lei esegui prontamente mi stava dando davvero soddisfazione.
Tra non molto se continua così sarà pronta per una gara non troppo lunga, che sogno.

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