-Vado a prepararmi. Disse mentre si slacciava il
grembiule che aveva legato ai fianchi, lo appoggiò sullo schienale della sedia
e uscì dalla cucina io mio sono alzato da tavola ho preso il grembiule di mia
moglie me lo sono messo e ho cominciato a sparecchiare.
-Bravo Giacomo, ti stai comportando bene così.
Mi disse Omar.
Mi sono inchinato congiungendo le mani davanti a me in
modo reverente e ho detto.
-Grazie Omar, grazie, ti sono infinitamente grato, per
quello che fai ti supplico di considerarmi tuo servo.
-Si in questo periodo sei stato bravo, ti sei
comportato bene,
-Faccio solo il mio dovere di marito cornuto. Ho
detto.
Venti minuti dopo mentre Omar seduto ancora a tavola
si stava fumando una sigaretta e io stavo lavando i piatti, ricomparve Ludovica
idossava un vestito azzurro lungo con una profonda scollatura è uno spacco sul
fianco.
-Sei stupenda. Disse Omar.
-Grazie amore. Rispose lei.
Guardai mia moglie infatti era bellissima.
-Divertivi, passate una bella serata. Dissi
-Facciamo tardi quindi poi Omar si ferma qui a
dormire.
-Vi aspetto in piedi, nel caso abbiate bisogno di
qualcosa.
Omar mi passò la mano sulla testa.
-Bravo, ti stai impegnando seriamente a fare il servo.
Disse.
-Ah non ho fatto in tempo a stirare tutte le camice di
Omar, finisci tu. Aggiunse mia moglie.
-Certo cara ci penso io.
-Ah cambia anche le lenzuola del letto. Aggiunse
Ludovica prima di uscire.
Omar è un Sudanese impiegato al consolato ha 52
anni, alto e grosso decisamente sovrappeso. No avrei mai pensato che mia
moglie fosse attratta da un tipo come lui almeno fisicamente, lei che ha
33 anni capelli castano chiaro fisico slanciato e terza di reggiseno, si
sono conosciuti per lavoro, lei ha fatto delle traduzioni in francese per il
consolato, essendo professoressa di francese.
Vero l'una e trenta di notte Omar e mia moglie
rientrarono a casa. Sono andato ad accoglierli dicendo.
-Ben tornati. Le ho detto inchinandomi con le mani
giunte davanti. Come mi aveva detto Omar che dovevo fare.
-Domani sera ho invitato qui degli amici ti voglio
vestita in maniera araba, ma sotto la tunica devi essere nuda
Parlavano tra di loro ignorandomi completamente.
-Come vuole il mio signore. Ha detto Ludovica in modo
umile con gli occhi bassi.
Omar le strinse con forza una tetta con la mano.
-Tu fuori dalle palle, stai disturbando. Disse Omar in
modo duro rivolto a me.
-Scusate. Dissi e andai in cucina.
Omar le sfilò il vestito constatando che sotto la
guêpière non aveva gli slip.
Mia moglie si inchinò davanti a lui e comincio a
leccare il glande e a pomparlo con ardore.
Potevo intravedere dalla porta della cucina che avevo
lasciato socchiusa.
Una vera adorazione quella che Ludovica prova per Omar,
lui cominciò ad accarezzarle le sue
grosse tette che danzavano al ritmo del pompino.
Mia moglie per ritardare il momento del eiaculazione
cominciò a succhiarlo più dolcemente e lungamente leccando il prepuzio e
arrotando la lingua, finché Omar esplose nella sua gola, lei ingoiò quasi in
modo ingordo il getto caldo e untuoso finché altri getti biancastri e densi
andarono sul suo viso sorridente e felice.
Rimasero immobili per qualche minuto po’ si ripresero
e abbracciati andarono in camera da letto chiudendo la porta.
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