Alfio aveva invitato degli amici a casa, Miriam mia moglie sempre con un atteggiamento adorabile e sorridente aveva preparato la tavola, portato in tavola e servito le pietanze e alla fine del pasto aveva sparecchiato, lavato piatti e stoviglie esclusivamente a mano, ero sbalordito del suo comportamento si rivolgeva a lui e ai suoi amici con deferenza, indossava una camicetta bianca sbottonata sul decolté e una gonna corta blu.
Appena entrati in casa di Alfio, eravamo arrivati per
primi con largo anticipo, dopo essersi tolta l’impermeabile, Miriam e andata in
cucina sicura ha aperto un cassetto ha tirato fuori un grembiule bianco con
pettorina e se l’è messo.
Il che mi ha fatto pensare che conoscesse la casa,
certamente ci era già stata.
Pensavo lo tenesse su solo per preparare e poi al
arrivo degli ospiti se lo sarebbe tolto, invece niente affatto non lo ha mai
tolto quasi ad evidenziare uno stato di servitù.
Sono sobbalzato quando l’ho sentita dire
-Sono stata promossa a cameriera. Rispondendo ad un amico di Alfio che aveva ironizzato sul
fatto che si dava da fare.
-Amica cameriera. La corresse Alfio passandole la mano
sul sedere.
Lei le guardo e con fare dolce e un sorriso malizioso e
chiese.
-Vado bene come servetta signore? Esclamò in tono scherzoso, facendo un lieve inchino di riverenza
incrociando i piedi, piegando le ginocchia e reclinando lievemente la testa, suscitando ilarità tra i presenti.
-Brava Miriam, e cosi che ci si comporta con dei veri
uomini come Alfio, questo è l’atteggiato giusto. Disse una signora di una certa
età.
-Lasciatelo dire da ma che sono vecchia e ho avuto anch’io l’onore di essere la sua
amante qualche anno fa.
-E” un vero piacere conoscerla signora, io sono solo
la sua amica cameriera volontaria per stasera.
Rispose mia moglie.
-Ah però la nostra sindachessa. Disse un altro uomo
piuttosto grasso e completamente calvo.
-Stasera non esiste la sindaca, stasera c’è soltanto
la cameriera, di un uomo speciale come Alfio. Rispose mia moglie
La situazione era surreale io imbarazzato stavo in
silenzio a lato con un bicchiere in mano
quando, un uomo con i capelli bianchi e lo sguardo vispo mi disse.
-E il marito della servetta cosa dice ?
Divenni rosso in volto.
-Sono contento che il signor Alfio si sia trasferito
nel nostro comune, spero che porti qui almeno alcune delle sue attività,
facendo decollare l’economia nel nostro piccolo paese. Risposi.
-E che abbia trovato una brava cameriera. Affermò la
signora di una certa età.
Si misero tutti a ridere.
Miriam che stava al suo fianco con le braccia distese
sui fianchi, ferma col corpo e la testo che seguiva Alfio quando si muoveva.
Disse al improvviso –Con permesso signori. Fece un lieve inchino ormai
immedesimata pienamente nel ruolo della servetta e andò in cucina.
In macchina tornado a casa non sapevo se essere arrabbiato
o cosa, ero infastidito da come erano andate le cose a casa di Alfio, ma anche
molto eccitato.
-Era necessaria la scenata della servetta. Ho chiesto
a Miriam in modo secco.
-Si direi proprio di si. Mi rispose lei.
La mia eccitazione aumentò, non dissi più niente
rimanendo in silenzio fino a casa.
Appena chiusa dietro di noi la porta di casa, le ho aferrato la testa tra le mani e l’ho baciata con passione lei ha risposto al
bacio, le ho passato l’alta mano sul
sedere in modo docile gentile sensuale, glielo infilata sotto la gonna, intanto ci scambiavamo
baci appassionati, in un attimo eravamo senza accorgercene nudi a letto, piano
piano lentamente l”ho penetra mentre lei ansima e gemeva di piacere, ho aumentato il ritmo sempre di più fino a quando
siamo arrivati insieme al orgasmo.
Mi era parso di capire che Filippo non avesse più diritto di avere rapporti con Miriam per rispetto di Alfio...
RispondiEliminaCiao, per pigrizia mentale mia ho usato gli stessi nomi ma la storia è un altra, scusate
RispondiEliminaKyr
Spero continui presto sembra intrigantela cosa....
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