Lunedì 25 gennaio
Oggi quando son arrivata al self service con il mio
nuovo look, biondo platino e con una
minigonna nera come mi ha ordinato Artor, il signor Alfio il proprietario mi ha
lanciato uno sguardo di desiderio.
Verso la fine del turno mentre stavo finendo di lavare
i pentoloni a sorpresa si è avvicinato e mi ha abbracciato da dietro, l’ho
subito sentito contro eccitato.
-Signor Alfio, cosa fa ? Ho esclamato stupita.
-Smettila di fare la santarellina, Artor mi ha detto
che troia sei, ti ho dato la settimana di vacanza quando non ti spettava,
adesso devi pagare pegno tria.
Mi sono messo d’accordo con il tuo amante e mi ha
detto che posso chiavarti quando voglio, chiamalo al telefonino e chiediglielo.
Effettivamente Artor mi aveva detto che dovevo
ringraziare calorosamente il mio capo ma non pensavo di dovermi concedere
sessualmente a lui.
-Voglio scoparti adesso. mi ha detto.
Senza troppe cerimonie mi ha tolto la T-shirt e mi ha
tirato su la minigonna, e arrotolato verso l’alto il grembiule che indossavo,
poi mi ha tirato giù le mutandine.
Ho sentito il suo pene rigido contro la mia vagina
penetrarmi lentamente, le ho annodato le cosce attorno ai fianchi e lui ha
cominciato a scoparmi vigorosamente, dopo poco ho avuto un orgasmo violento,
emettevo gemiti di piacere in continuazione e lui ruggiti di piacere, ha
continuato a scoparmi finché ho avuto un altro orgasmo ancora più forte e
violento del primo mentre lui si scaricava dentro di me.
Il signor Alfio si è tirato su i pantaloni e si è
sistemato poi ha preso il cellulare e ha chiamato Artor.
-Avevi ragione e una vacca tutta da scopare la tua
troia, ho appena finito di farmela.
Si è messo a ridere poi ha chiuso la comunicazione.
-Ha detto che vi vedete a casa tua dopo le cinque.
La sera ero imbarazzata non sapevo come comportarmi,
Artor entrando in casa mi ha detto.
-Sei stata brava oggi, dovrai soddisfare il tuo capo
ogni volta che lo vorrà, mi raccomando.
Lui e tutti quelli che io vorrò farti scopare.
Hai capito schiava?
-Si padrone ho risposto con lo sguardo a terra.
Lui mi ha messo le mini sulle chiappe e ha cominciato
a palarmi, in quel momento è entrato in casa Roberto.
-Ah giusto te cornuto, vieni qui a sentire cosa ha
fatto oggi al lavoro la tua mogliettina, raccontale tutto da. Ha detto Artor.
Ho cominciato a ripetere il racconto di quello che era
successo mentre Artor da dietro è partito al assalto del mio culo.
Man mano che entrava il mio sedere si apriva per
permetterle il passaggio.
-Ti puoi masturbare cornuto. Ha detto il mio amante a
Roberto.
-Grazie Padrone. Ha risposto mio marito.
Ha tirato fuori il pene e ha
cominciato a farsi una sega mentre io raccontavo cosa era successo col mio capo
e Artor mi inculava, quando è arrivato infondo ho stretto le chiappe come mi aveva
detto di fare Artor, io già godevo e il mio racconto era molto confuso, Artor è
venuto dandomi in colpo secco che mi ha trafitto poi si è scaricato dentro di
me.
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