Attilio giocava a tennis con Carlo e l’ho conosciuto
ad una cena del tennis club, ha cominciato subito a corteggiarmi si può dire
sotto gli occhi di mio marito, Carlo appunto che stava passando dallo stato di
marito a servo, infatti proprio in quel
periodo stavo cominciando a far sbrigare a lui molti lavori di casa, le è
sempre piaciuta l’idea di essere mio servo, cosi un po’ anche per gioco lo
stavo accontentando, a 36 anni scoprivo delle cose di me che non avevo mai
pensato mi sentivo eccitata dal fatto di avere un marito servo e terribilmente
attratta da un uomo fortemente dominate.
A Carlo, Attilio stava abbastanza
antipatico per il suo modo di fare un po’ autoritario e spaccone a volte anche
arrogante, nonostante questo io mi sentivo attratta da quel uomo che mostrava
apertamente di desiderarmi di volermi fare sua senza vie di mezzo, dopo un po’
ho cominciato a vederlo come un conquistatore che spodesta dal trono il Re e
diventa lui il dominatore.
I suoi modi di fare erano fermi
decisi di una persona che è molto sicura di se, mentre Carlo mi dava sempre più
piacere e soddisfazione sottomettendosi a me, decidevo sempre io tutto e forse
per questo il sesso tra di noi era diventato esplosivo.
Attilio ha cominciato a frequentare
casa nostra con la scusa di vedere le partite con Carlo, in realtà non faceva
altro che ronzarmi a torno.
Col tempo la sua presenza in casa è
diventata una cosa normale
Sia per mia figlia Giulia di 6 anni
che per mia mamma Eva 58 anni che vive nel appartamento a fianco a noi, questa
e una bella fortuna cosi spesso può tenere mia figlia.
Qualche mese dopo per il cinquantesimo compleanno di Attilio ho
organizzato una festa dove lui ha invitato anche dei suoi amici, io avrei fatto la danza del ventre. “Da
qualche anno sto facendo corsi di questa bellissima e sensuale danza.”
Ho fatto il mio pezzo di danza del
ventre e alla fine sono andato a sedermi sulle ginocchia di Carlo, ricordo il
modo in qui mi ha guardato Attilio in quella occasione era uno sguardo carico
di rabbia ma anche di desiderio e passione, forse li ho capito che prima o poi
le avrei ceduto.
Cosa che avvenne circa una settimana
più tardi, Attilio era arrivato a casa al improvviso si era inventato che la
sua auto non andava bene, Carlo che è meccanico è andato subito a darle un
occhiata era quasi l’ora di cena, mia figlia era da mia mamma.
Attilio al improvviso, mentre stavamo
parlando mi ha preso la testa tra le mani e mi ha baciato sulla bocca con la
lingua, bacio a cui non ho potuto fare a meno di rispondere con passione, solo
il rumore della porta che si aprì ci fece staccare, era Carlo che per un pelo
non ci coglieva sul fatto ma comunque ci vide sconvolti dalla passione, e non
disse niente.
-Ti fermi a cena ? chiesi ad Attilio.
-No stasera ho da fare, Carlo è
pronta la macchina ? disse.
-Si tutto a posto. Rispose mio
marito.
Qualche minuto dopo Attilio se ne
andò tranquillo come se niente fosse accaduto, Carlo non mi chiese niente,
anche lui si comportò come se niente fosse.
La sera poi a letto abbiamo fatto
l’amore in modo dolce e appassionato, Carlo a letto ci sapeva fare ma io ormai
pesavo che volevo un uomo autoritario che sapesse farsi ubbidire.
La sera dopo Attilio è venuto a
prendermi al uscita del lavoro, mi ha portato a casa sua e siamo andati a
letto, lui era un fiume in piena lo abbiamo fatto per tre volte di fila quasi
senza fermaci.
Quando sono tornata a casa, più tardi
del solito, Carlo stava preparando la cena, senza dire niente sono andata in
bagno a farmi una doccia, durante la cena non mi ha chiesto come mai ero
tornata in ritardo, cosi non le ho detto niente, appena finito la cena ho
annunciato che ero molto stanca e mentre lui si metteva a lavare i piatti sono
andata subito a letto addormentandomi immediatamente.
Per qualche giorno non vidi ne sentii
più Attilio, non sapevo cosa pensare, forse si stava tirando indietro forse non
mi desiderava cosi tanto puntava solo a un po’ di sesso, facevo violenza su me
stessa per non chiamarlo.
Qualche sera dopo io e mia mamma
stavamo preparando la cena nella mia cucina quando suonò il campanello, sono
andata ad aprire e me lo sono trovata davanti.
-Attilio, ben venuto entra, come mai
non ti sei fatto più vedere ?
Lui non disse niente mi strinse tra
le sue braccia e mi bacio con passione e vigore, sulla porta, con il rischio
che passasse qualche condomine e ci vedesse.
Dopo un tempo indefinibile ci siamo
staccati, è entrato chiudendo la porta proprio mentre mi mamma usciva dalla
cucina.
-Attilio finalmente non la vedo da
tempo. Disse mia mamma.
-Sono stato molto impegnato col
lavoro. Rispose lui.
-Merita proprio una bella vacanza.
Aggiunse mia mamma
-Ha ragione signora Eva, infatti
pensavo di andare una settimana in Liguria dove ho un appartamento proprio per
riposare, pensavo di portarmi anche Luisa. Disse con nonchalance, io divenni paonazza.
-Giusto Luisa prenditi le ferie anche
tu e vai. Disse mia mamma.
-E mi raccomando datti da fare per
farlo rilassare e stare bene. Aggiunse mia mamma.
Ero sbigottita da quello che diceva.
-Si accodi in poltrona Attilio le
posso servire un aperitivo, vuole anche il giornale ? le ha chiesto in modo
dolce.
-Si va bene ha risposto lui. Mentre
si accodava in poltrona.
Cenammo in cucina io Carlo e Attilio,
mia figlia Giulia e andata con la nonna.
-Allora è deciso settimana prossima
andiamo a casa mia al mare io e Luisa. Disse tranquillamente Attilio senza
problemi al improvviso.
Carlo mi guardò negli occhi, aveva
uno sguardo soddisfatto ed eccitato.
-Ha va bene se avete deciso va bene.
Balbettò mio marito.
-Dai una controllata alla mia auto
che sia tutto a posto mi raccomodo. Disse Attilio rivolto a Carlo.
-E tu mi raccomando metti in valigia
soprattutto biancheria intima bella e pregiata, anzi vai a comprarne di nuova
per l’occasione.
A quel punto dissi.
-Magari andiamo insieme domani sera
dopo il lavoro a sceglierla.
-Si viene anche Carlo cosi paga.
Aggiunse Attilio ridendo, ormai era una situazione surreale ma ero
eccitatissima.
-Bisogna che tu Carlo impari veramente a fare il
servo in questa casa. Ho annunciato.
-Devi imparare a farai il bucato a
mano per i capi più delicati poi a stendere e a stirare piegare la biancheria e
metterla via nei cassetti, spolverare lavare il pavimento in ginocchio e dare
la cera, pulire con cura i bagni, lavare ed asciugare piatti stoviglie e
pentole lucidare i mobili, cucinare bene apparecchiare la tavola e servire i
pasti, anche cucire. Se vuoi essere vetrame mio servo, anzi nostro servo, mio e
di Attilio
Ho detto guardando Carlo negli occhi.
-Si certo amore, ha risposto lui .
bellissimo molto eccitante vogliamo il continuo non cambiare sul più bello ciao poly
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RispondiEliminaCiao grazie, si continuo, fammi sempre sapere le tue opinioni
RispondiEliminaKyr