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martedì 15 marzo 2016

IL DIARIO DI ILARIA



Venerdì 29 gennaio

Non ho ancora detto che sono alta un metro e settanta, per sessantacinque chili, terza di reggiseno capelli erano  castano chiaro lunghi fino sotto le spalle, ora sono biondo platino tagliati corti per volere del mio padrone, il e viso regolare occhi azzurri, labbra carnose che suscitano subito lo stesso pensiero a tutti gli uomini.
Alfio il proletario del self service dice che ho la bocca da pompinara, pensare che fino a prima di conoscere Artor, non avevo mai fatto un pompino in vita mia, ho avuto un educazione rigida, prima di conoscere Roberto ho avuto solo un fidanzato, con il quale non ho mai fatto niente altre a qualche limonata perchè volevo sposarmi vergine e cosi è avvenuto, ho fatto l’amore con mio marito la prima notte di nozze per la prima volta nella mia vita.
Nel azienda dove lavoravo, parecchi collegi e capufficio vari mi hanno fatto la corte, ma io era fermante fedele a mio marito.
Ho conosciuto Artor, al self service dopo due settimane che lavoravo li, non so cosa è scattato in me ma ho subito capito che con lui ci sarei andata a letto nonostante non sia una gran bellezza nel senso classico del termine, è un po’ più basso di me, tarchiato pochi capelli grigi, carnagione olivastra, però ha uno sguardo penetrate che sembra ti scuti nell’anima e legga cosa mi passa nella testa.
Riesco a godere anche solo venerandolo perché è capace di dominarmi completamente. 
A voler guardare Roberto è più bello, fisico atletico muscoloso naturale, folta chioma di capelli castani, insomma un bel uomo.
Ma Artor è un dominate un maschio alfa ed è mio immenso piacere ubbidirle, mi ha imposto che non devo mai indossare i pantaloni, le gonne e i vestiti  devono essere sopra il ginocchio e devo sempre portare le calze e collant
Mi sono impegnata ad obbedirgli sempre e in caso di mancanza accetto subire delle punizioni fisiche, per piccole cose mi sgrida dandomi qualche schiaffo, cosa che io considero molto umiliate, per le cose un po’ più gravi sono previste sculacciate sopra i vestiti a volte o completamente nuda e altre volte per i casi più gravi lo scudiscio.   

Ieri sera Artor, appena arrivato a casa si è fatto fare un pompino poi mi ha detto che aveva voglia di incularmi.
-Sono pronta mio signore e padrone sono onorata che vi degnate di incularmi. Le ho detto.
Sentendo quelle parole mi ha penetrato con un colpo solo e ha cominciato subito ad accelerare il ritmo inculandoni con violenza per una decina di minuti e poi mi ha riversato nello sfintere una notevole dose di sperma.
Era stato proprio Artor a togliermi la mia verginità anale quando ancora ci frequentavamo da  poco, e nonostante il forte dolore per via anche delle dimensioni del suo pene era riuscito anche a farmi avere un orgasmo.    

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