Venerdì 29 gennaio
Non ho ancora detto che sono alta un metro e settanta,
per sessantacinque chili, terza di reggiseno capelli erano castano chiaro lunghi fino sotto le spalle,
ora sono biondo platino tagliati corti per volere del mio padrone, il e viso
regolare occhi azzurri, labbra carnose che suscitano subito lo stesso pensiero
a tutti gli uomini.
Alfio il proletario del self service dice che ho la
bocca da pompinara, pensare che fino a prima di conoscere Artor, non avevo mai
fatto un pompino in vita mia, ho avuto un educazione rigida, prima di conoscere
Roberto ho avuto solo un fidanzato, con il quale non ho mai fatto niente altre
a qualche limonata perchè volevo sposarmi vergine e cosi è avvenuto, ho fatto
l’amore con mio marito la prima notte di nozze per la prima volta nella mia
vita.
Nel azienda dove lavoravo, parecchi collegi e
capufficio vari mi hanno fatto la corte, ma io era fermante fedele a mio
marito.
Ho conosciuto Artor, al self service dopo due
settimane che lavoravo li, non so cosa è scattato in me ma ho subito capito che
con lui ci sarei andata a letto nonostante non sia una gran bellezza nel senso
classico del termine, è un po’ più basso di me, tarchiato pochi capelli grigi,
carnagione olivastra, però ha uno sguardo penetrate che sembra ti scuti
nell’anima e legga cosa mi passa nella testa.
Riesco a godere anche solo venerandolo perché è capace
di dominarmi completamente.
A voler guardare Roberto è più bello, fisico atletico
muscoloso naturale, folta chioma di capelli castani, insomma un bel uomo.
Ma Artor è un dominate un maschio alfa ed è mio
immenso piacere ubbidirle, mi ha imposto che non devo mai indossare i
pantaloni, le gonne e i vestiti devono
essere sopra il ginocchio e devo sempre portare le calze e collant
Mi sono impegnata ad obbedirgli sempre e in caso di
mancanza accetto subire delle punizioni fisiche, per piccole cose mi sgrida
dandomi qualche schiaffo, cosa che io considero molto umiliate, per le cose un
po’ più gravi sono previste sculacciate sopra i vestiti a volte o completamente
nuda e altre volte per i casi più gravi lo scudiscio.
Ieri sera Artor, appena arrivato a casa si è fatto
fare un pompino poi mi ha detto che aveva voglia di incularmi.
-Sono pronta mio signore e padrone sono onorata che vi
degnate di incularmi. Le ho detto.
Sentendo quelle parole mi ha penetrato con un colpo
solo e ha cominciato subito ad accelerare il ritmo inculandoni con violenza per
una decina di minuti e poi mi ha riversato nello sfintere una notevole dose di
sperma.
Era stato proprio Artor a togliermi la mia verginità
anale quando ancora ci frequentavamo da
poco, e nonostante il forte dolore per via anche delle dimensioni del
suo pene era riuscito anche a farmi avere un orgasmo.
Brava Ilaria, sempre così!!!
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