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mercoledì 1 febbraio 2012

VENDETTA

A diciotto anni stavo con la ragazza più carina del paese che ne aveva sedici, ne ero follemente innamorato, Loredana era un tipo un po’ altezzoso per non dire snob, sapeva di essere bella e se la tirava un po’.
Non mi sono mai fatto trattare male perché sono un tipo con un caratterino particolare ma si capiva che se ne avesse avuto l’occasione mi avrebbe schiacciato.
Sua mamma ha fatto di tutto per farci lasciare perché ero figlio di operai, uno senza futuro che non avrebbe mai fatto niente di buono e via dicendo, mentre sua figlia doveva puntare in alto.
Alla fine Loredana si fece convincere dalla madre Nadia e mi lasciò, subito dopo si mise con il figlio di un imprenditore
Venti anni dopo ho rilevato un ristorante del paese dove, per ironia della sorte, ci lavorava Nadia come lavapiatti e Loredana era una “extra”, veniva chiamata quando c’era bisogno.
Nadia, 58 enne, aveva perso il suo posto di impiegata nella ditta dove lavorava una decina di anni prima e aveva dovuto adattarsi a quel lavoro per andare avanti.
Loredana invece era rimasta incinta del figlio dell’imprenditore che però non l’aveva sposata e non aveva neanche riconosciuto la figlia.
Intorno ai 22 anni e si era ritrovata ragazza madre, in un’epoca in cui questo era uno scandalo.
Del marito di Nadia non si sapeva più niente da anni, era andato in Germania a lavorare e non era più tornato.
Loredana, nonostante tutto,  era ancora molto bella ed aveva perso la sua aria strafottente da principessa ora che, in quanto lavapiatti extra, doveva svolgere i lavori più umili e faticosi.
Io non sono di certo un sadico, forse solo un po’ cattivello, ma devo ammettere che vedere le due donne con quei grembiuli di gomma pesante lavare pentoloni e pavimenti nel mio ristorante mi provocava una certa eccitazione e poi l’atteggiamento umile e servile di Nadia mi piaceva proprio, venti anni fa ero un fallito, solo perche figlio di operai, un “buono a nulla” (una volta mi ha anche dato del faccia da pirla), adesso invece mi chiamava Signor Carlo ed era di una deferenza quasi esagerata.
Un giorno dopo il lavoro é venuta nel mio ufficio.
-Mi scusi Signor Carlo se la disturbo, volevo chiederle se potrebbe assumere Loredana a tempo pieno, ha molto bisogno e mantenere un figlio costa cosi tanto al giorno d’oggi -
- Nadia, non so. Devo vedere e fare un po’ di conti - Le davo del tu mentre lei mi dava del lei, un’altra cosa che mi piaceva da matti.
- Signor Carlo la prego, abbiamo bisogno e poi, visto che è scapolo e ha voglia di divertirsi un po’, la mia Loredana è ancora bella…..-
- Mai e poi mai nella mia vita ho approfittato della mia posizione per avere una donna. Le mie donne le ho sempre conquistate e intendo continuare a farlo. Mi farei schifo se facessi una cosa del genere-
- Mi scusi signor Carlo non intendevo …-
- Ok, basta cosi. Valuterò la situazione - Le risposi secco e Nadia uscì a testa bassa.
Negli anni avevo avuto diverse fidanzate e in paese si era diffusa la leggenda che ero un playboy incallito.
In realtà, semplicemente, non avevo ancora trovato la donna giusta, quella con la quale costruire una famiglia.
Qualche giorno dopo chiamai Nadia. Entrò nel mio ufficio, sempre a testa bassa, con ancora il grembiulone di gomma verde che usava per lavare i piatti in cucina.
- Buon giorno Signor Carlo, mi ha fatto chiamare? -
-Si, ciao Nadia. Ho pensato all’ipotesi di assumere Loredana per lavorare nel ristorante ma, facendo i conti, non posso- Feci una breve pausa.
- Pensandoci bene però, ho bisogno per la mia casa, che è piuttosto grande, di una domestica fissa, a tempo pieno.
Questo significa che potrei pagare uno stipendio superiore che rispetto a quello di una lavapiatti. Pensa che potrebbe interessare a Loredana? -
- Oh sì, grazie signor Carlo, grazie sarà un onore per mia figlia -  Nadia venne ad inginocchiarsi davanti a me e mi baciò le mani.
- Le sono infinitamente grata Signor Carlo. Farò qualsiasi cosa per lei, comandi ed io le ubbidirò.
Sarò cattivo ma questo è stato un momento incredibile che m’ha procurato un piacere mentale paragonabile solo ad un amplesso sessuale.
  

  

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