Al
improvviso i movimenti dei fianchi di Giuliana accelerarono in modo violento,
ci guardavamo fisso negli occhi, mentre la penetravo le pizzicavo i capezzoli e
massaggiavo le tette.
Giuliana si
dava con passione gemeva sotto i mie colpi finché ha goduto in modo violento,
io mi trattenni e continuai a scoparla, era il suo terzo orgasmo come mi
confermò dopo.
-È stato un
piacere immenso. Mi disse sussurrando dopo che anche io ero venuto con colpi
sempre più rapidi.
-Riempimi ti
prego, vorrei tanto che mi mettessi incinta.
Mi
sussurrava languida.
Dopo esserci
ripresi dal interminabile e appagane scopata mi disse.
-Io dicevo
veramente prima, sogno di avere un figlio da te, sai che da un po’ di tempo ho
smesso di prendere la pillola e con Gabriele non ho più rapporti, da quando ci
sei tu insieme abbiamo deciso di non fare più niente.
-Non me lo
avevi detto! Ho risposto.
-Avevo paura
che ti arrabbiassi e non volevi.
-Ma no, non
sai che piacere mi fa, sarei felicissimo di avere un figlio da te.
-Amore ti
amo non ho mai amato nessuno come te, sono tua completamente e totalmente tua,
ti supplico promettimi che se ti stancherai di me come amante mi terrari come
serva,
-Non mi
stancherò di te stai tranquilla.
-Considerami
comunque sempre tua serva.
-Certo la
mia dolce serva devota.
A questo
punto comincio a darmi piccoli baci dappertutto facendomi eccitare ancora.
Era domenica
notte e fu un week end molto intenso quello del mio cinquantesimo compleanno.
Il sabato
mattina ero arrivato al tennis club per le nove, dovevo giovare con dei
dirigenti del azienda dove lavoro come venditore, Gabriele camminava dietro di
me portando la mia sacca con tre racchette, palline asciugamano e bottigliette
di bevande.
Ha fatto in
raccattapalle, correndo da una parte all'altra del campo per raccogliere le
palline è sempre di corsa ce le portava, quando ci fermavamo per cambiare campo
portava da bere e gli asciugamani per togliere il sudore.
È stato
bello vederlo così asserito anche fuori dalle mura domestiche.
Il pranzo a
casa loro è stato come al solito molto buono e abbondante cucinato alla
perfezione da Giuliana con il grembiule blu legato ai fianchi da perfetta
casalinga, come piace a me, nel pomeriggio io e lei siamo usciti per lo
shopping in vista della nostra partenza per il mare.
Giuliana si
è presa un paio di costumi nuovi, un vestitino da spiaggia è un tubino molto
elegante che la fasciava mettendo in risalto le sue curve generose, rossetti e
altri accessori per il trucco, due completini intimi molto pregiati e un nuovo
grembiule giallo tinta unita.
Verso le
sette abbiamo preso un aperitivo in centro, ci siamo seduti ad un tavolino nel
dehor di un bar quando squillò il cellulare di Giuliana.
-Posso
rispondere? Mi chiese.
Quando siamo
io e lei se le suona il cellulare mi chiede sempre se può rispondere, mi ha
detto che è perché non vuol escludermi o disturbarmi e stare a sostenere una
conversazione al telefono, non essendo presente è dedicata totalmente a me.
-Si certo
rispondi. Le dissi.
Era sua
sorella Marianna 34 enne, le disse che siccome faceva molto caldo, avrebbe
voluto andare la prossima settimana nella casa di Loano in Liguria.
Giuliana le
rispose.
-Certo che
puoi, ci saremo anche io e Carlo la settima prossima.
-Ah magari
volete stare soli? Chiese Marianna.
-Non ti
preoccupare c'è spazio per tutti. Le rispose Giuliana.
Quando
chiuse la conversazione, mi disse.
-Non ti
dispiace vero se viene anche mia sorella, sai che si è appena lasciata col
fidanzato dopo tanti anni.
-È casa vostra,
potete fare come volete. Risposi.
In effetti
la casa era stata lasciata dai loro genitori alle due figlie.
-Amore tu
devi considerati lì padrone di casa, sia qui a Milano che a Loano io sono solo
la tua serva.
Ho detto di
si a mia sorella così puoi approfittarne per corteggiare sai che ha un debole
per te, se vuoi vedrai che non avrai problemi a portatela a letto.
-Sei una
donna fantastica. Le ho detto.
-Per
servirti. Mi ha risposto.
Dopo
l'aperitivo abbiamo deciso di restare fuori a mangiare una pizza io e lei.
-Ho
telefonato a Gabriele.
-Noi ci
fermiamo a mangiare fuori. Le ho detto.
-Grazie di
avermi avvisato, vi aspetto alzato.
-No vai pure
a dormire che domani avrai molto da fare. Le ho detto.
Dopo la
pizzeria abbiamo fatto una passeggiata mangiando un gelato,
Giuliana mi
ha chiesto il permesso di telefonare a Francesca sua figlia che era da un
amica.
-Ciao mi
raccomando domani mattina arriva a casa presto che abbiamo tante cose da
preparare per la festa. Le disse.
-Certo mamma
stai tranquilla, come sta il nostro uomo di casa? Rispose Francesca.
-Sta bene il
nostro padrone, è in forma e affascinate come sempre. Ha risposto Giuliana.
Tornati a
casa siamo andati direttamente in camera, ci siamo spogliati a vicenda, l'ho
abbracciata, era bagnatissima, ci siamo sdraiati sul letto l'ho penetrata
con colpi secchi, spingendo sempre più in fondo.
Lei
pronuncia dolce te. -Sono la tu donna, appartengo a te e a nessun altro, voglio
un figlio che sia nostro, mettimi il tuo marchio ti prego.
Dopo circa
venti minuti Giuliana era tutto un godere, sentiva il fuoco dentro la fica e
non sapeva più quante volte era venuta.
-Voglio solo
sentirti godere dentro di me. Mi disse. E a quel punto espose tutto il mio
piacere.
La domenica
mattina Gabriele, ci ha portato la colazione a letto, Giuliana ignorandolo
completamente mi disse.
-Amore devo
subito mettermi al lavoro per la festa di oggi, c'è un gran da fare.
-Non
stancarti troppo. Le ho detto
-Ma no c'è
anche Francesca che mi aiuta poi c'è lo sguattero per i lavori pesanti.
-Certo non
devi fare lavori pesanti, potresti essere incinta dopo stanotte.
Gabriele si
è immobilizzato e mi ha guardato fisso.
-Cosa
guardi? Stiamo cercando di avere un figlio, è normale per due che si amano.
Disse Giuliana.
Gabriele non
disse niente.
Dopo la
colazione e la doccia, sono uscito a fare due passi e comprare il giornale
mentre Giuliana,Gabriele e Francesca si davano da fare in casa a cucinare e
preparare tutto.
Quando sono
rientrato verso mezzogiorno, la tavola era perfettamente imbandita a festa.
Giuliana e
Francesca indossavano un abitino estivo elegante e sopra il grembiule bianco
liscio molto bello
La nostra
situazione non si può definire dominazione, semplicemente devozione nei mie
confronti da parte di un intera famiglia, che mi considera la persona che ha il
ruolo predominate sugli altri e può impartire ordini e divieti come anche
punire, insomma una specie di capofamiglia di una volta.
Il pranzo e
stato molto buono, Giuliana e Francesca hanno servito a tavola, Gabriele è
stato in cucina ritto il tempo.
Atmosfera
gioviale e rilassata, una bella festa, Giuliana diceva tranquillamente a tutti
che il giorno dopo saremmo partiti noi due soli per il mare.
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